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Capitolo 8
Ormai erano passati diversi mesi da quando Eduardo ed io non stavamo più insieme. La mattina lo vedevo a scuola...mano nella mano con Guadalupe, ma cercavo di ignorarli. Ogni volta che Eduardo mi vedeva passare cercava di evitare le effusioni ...ma tanto era uguale. La mia mente e il mio cuore sapevano che stavano insieme quindi anche se non li vedevo insieme lo stesso ero rassegnata. Le giornate sembravano passare tutte uguali...quando un mercoledì pomeriggio arriva una strana telefonata. Apro lo sportellino del cellulare e vedo che mi sta arrivando una chiamata da Mattia. In quei giorni c'eravamo sentiti, ma non con la stessa frequenza dei mesi precedenti. Pronto dissi rispondendo al cellulare Em..ciao vanessa, sono Mattia rispose Ehi ciao...tutto bene? chiesi distrattamente Sisi...anzi no...sai forse domani devo tornare in italia disse Mattia un pò giù di morale. Dopo quelle parole il mondo sembrò crollarmi addosso. L'unica persona che mi era stata accanto tutto questo tempo stava per andare via. In italia? Ma...ma non puoi restare? chiesi cercando di controllare la voce Potrei...ma non credo di avere molti motivi... disse Mattia in modo strano In che senso dei motivi? chiesi confusa. Poi non sentii più nulla. Allontanai il cellulare dall'orecchio e vidi che si era spento. Stupida batteria!. Chissà cosa voleva dire Mattia con "non ho molti motivi per restare". Di sicuro era qualcosa che non avrebbe potuto aspettare, così uscii di casa e mi diressi verso la villa di Antonella. Lui e la sorella Imma erano ancora lì. Per fortuna il tratto fu breve. Bussai alla porta e come al solito mi aprii Dorina. Senza nemmeno salutarla o chiederle dove fosse Mattia, salii direttamente al piano di sopra. Ero lì davanti alla sua porta e senza nemmeno bussare entrai Che cos'è questa storia che vai via? chiesi irrompendo nella sua stanza Oh bene ciao rispose Mattia in tono scherzoso Non sono in vena di scherzi! Mi potresti dire perchè stai preparando quella valigia continuai indicando un borsone mezzo riempito Torno a casa... disse Mattia con leggerezza e non ti importa delle persone che lascerai qui? Forse..forse qualcuno potrebbe mancarmi Fu l'unica risposta che ottenni. Davvero? E allora tutto quello che è successo in questo tempo...non è sevito a nulla dissi rassegnata Forse è servito anche troppo... affermò Mattia continuando a mettere la roba nel borsone In che senso? chiesi confusa Vanessa...ma come fai a non accorgertene? chiese lui iniziando a perdere le staffe sono mesi che io muoio per te e tu ancora non lo capisci? continuò Mattia posando gli occhi su di me. E tu cosa credi che tutto questo tempo non mi sia servito a farmi innamorare di te? urlai quasi senza volerlo. Poi mi avvicinai. Nemmeno tu sembri averlo capito.<b> esclamai quasi con un sussurro. <b> Ma ora si... bisbigliò lui accarezzandomi il viso. Ora lo abbiamo capito entrambi. Mattia mi avvicinò a sè e con una mano mi sfiorò i capelli. Con un solo gesto ridussi la distanza che c'era tra di noi e posai le mie labbra sulle sue. Fui invasa da tantissime sensazioni diverse....io e mattia c'eravamo baciati diverse volte...ma questa volta c'era qualcosa di diverso. Forse era stata la sincerità che questa volta non avevamo risparmiato. Mattia mi strinse ancora di più a sè...avevamo bisogno l'uno dell'altro. Camminando verso il letto, senza mai allontanarci troppo, inciampammo nel borsone che stava preparando. Ormai questo non ti serve più dissi con la valigia in mano Non credo proprio rispose Mattia gettandolo dall'altro lato della stanza. Senza nemmeno aspettare due minuti riprendemmo a baciarci... e fu lì, sdraiati su quel pavimento della sua stanza, che passamo il resto del pomeriggio. Avevamo aspettato troppo per quel momento.....ma alla fine ne era valsa la pena.
the end
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